Paura e rabbia nei bambini: come accoglierle e trasformarle con creatività
25/10/2025Scopri come paura e rabbia nei bambini sono collegate e come l’arteterapia può aiutare a trasformarle in calma e consapevolezza.
Paura e rabbia sono due emozioni spesso legate tra loro.
Dietro un gesto impulsivo o un momento di crisi, può nascondersi una paura profonda: di non essere capiti, di perdere qualcosa, di non sentirsi al sicuro.
In questo articolo scoprirai come riconoscere, accogliere e trasformare queste emozioni — tue e dei tuoi figli — attraverso gesti creativi e consapevoli.
Paura e rabbia: emozioni sorelle
Spesso, dietro la rabbia di un bambino, c’è una paura nascosta.
Paura di non essere compreso, di perdere controllo, di sentirsi solo o inadeguato.
Quando queste emozioni non trovano spazio per essere espresse, diventano come una bomba pronta a esplodere.
Il compito dell’adulto non è spegnerle, ma accoglierle e accompagnarle in un processo di trasformazione.
Le emozioni durano solo 90 secondi!
Le emozioni, se lasciate scorrere, durano circa 90 secondi.
È quando cerchiamo di trattenerle, giudicarle o respingerle che restano più a lungo, trasformandosi in stress o reazioni sproporzionate.
Sapere questo aiuta i genitori a non farsi travolgere dal momento, ma a restare presenti.
Come aiutare i bambini nei momenti di picco emotivo
Nei momenti di rabbia o paura, puoi:
- Dare un nome a ciò che accade (“Sei arrabbiato… forse anche un po’ spaventato”).
- Offrire calma e sicurezza con la tua presenza, senza troppe spiegazioni.
- Proporre un gesto creativo: disegnare la paura, costruire un “mostro gentile”, soffiare via la rabbia con un respiro colorato.
La creatività è un ponte: aiuta il bambino (e anche l’adulto) a far scorrere l’emozione in modo sano, trasformando tensione in espressione.
Trasformare la paura con leggerezza
In questo periodo dell’anno, con l’atmosfera di Halloween, possiamo ricordarci che la paura può essere vista, messa in gioco, trasformata.
Attraverso il gioco e la creatività, i bambini imparano che ciò che fa paura può essere osservato con curiosità — persino con un sorriso.
Ogni emozione, quando viene accolta, smette di far paura.
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