
Medusa: recensione del libro
13/06/2025Nel libro “Medusa” non esiste il “carnefice” perché sia la figura di Medusa che di Perseo sono rese “umane” e caricate di emozioni. Medusa diventa mostro a causa di un atto feroce, Perseo diventa “eroe” per difendere sua madre che a sua volta ha subito violenze e brutalità. Quello che emerge davvero è la VIOLENZA che gli uomini sono in grado di agiri gli uni contro gli altri; la mancanza di umanità da parte degli dei si conosce e, nella storia, spesso non si comprendono le ragioni delle loro azioni. Gli dei sono capricciosi e poco “divini” nei loro pensieri e nelle loro azioni. La forte spinta alla sopravvivenza e alla difesa di valori veri emerge in Perseo e Medusa che dovrebbero essere uno l’opposto dell’altro ma invece non è così. Ho apprezzato la descrizione dei sensi di Medusa che si amplificano man mano che diventa “mostro” come se parallellamente alla perdita dell’umanità, aumentano anche le percezioni sensoriali: ma non è così. MEDUSA RESTA UMANA. Medusa prova e percepisce dolore a ogni morte che deve dare nonostante la sua vera volontà. Un libro da leggere e su cui riflettere. Buona lettura.